Stupefacenti: dietro front della Cassazione – cedere lo spinello costituisce reato. Cass. Pen. 30 gennaio 2013 n. 4560

Marcia indietro della Suprema Corte in materia di sostanze stupefacenti.

Mentre ancora si attendono le motivazioni con cui le Sezioni Unite di Piazza Cavour hanno ritenuto che il “Consumo di Gruppo” non intregrasse il reato di cui all’articolo 73 del Decreto del Presidente della Repubblica 9 ottobre 1990n. 309, la Corte di Cassazione, in contrasto, ha accolto il ricorso della Procura della Republica avverso la sentenza di non luogo a procedere nei confronti di una donna che aveva ceduto uno spinello al proprio compagno.

La decisione è frutto di una esegesi, da parte degli ermellini, sul concetto di uso di gruppo.

Secondo le Sezioni Unite, di fatti l’uso di gruppo, sia nella ipotesi del gruppo che da mandato ad un singolo di acquistare detta sostanza, sia nell’ipotesi di acquisto effettuato da tutti i consociati, non assume rilevanza penale.

Nella sentenza 4560/2013, tuttavia, la Suprema Corte ha chiarito che, affinchè si possa parlare di consumo di gruppo, occorre, che l’acquirente mandatario, che opera maderialmente le trattative per tutti i consociati assuntori, sia anche lui parte del Gruppo.

Deve quindi apparire lapalissiano che, affinchè si tratti di uso di gruppo, e non di acquisto al fine di cessione, che sia, fin dall’inizio, certa l’identità dei consociati, nonchè che sia manigesta la volontà di acquistare la sostanza al fine di garantire un paritario consumo personale.

Occorre quindi, sotto il profilo civilistico, che gli effetti del contratto di acquisto traslino direttamente dal venditore a tutti gli assuntori costituiti in gruppo, senza che vi sia una intermediazione da parte del mandatario all’acquisto.

Nel caso in esame, quindi, l’acquisto non poteva essere considerato come l’azione del gruppo, seppur ristretto a due persone, finalizzata all’acquisto della sostanza stupefacente, ma, al contrario, una cessione dello spinello, acquistato dalla donna e poi, successivamente, offerto al compagno.